Ortho Tribune Italy No. 1, 2019

Meeting & Congressi / News & Commenti / Improving the facial balance in an adult using slow arch development techniques / Meeting & Congressi / Attualità / Formazione

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ORTHO TRIBUNE
The World’s Orthodontic Newspaper • Italian Edition
Supplemento n. 1
di Dental Tribune Italian Edition - Marzo 2019 - anno XV n. 3

Marzo 2019 - anno XIII n. 3

www.dental-tribune.com

ATTUALITÀ

MEETING & CONGRESSI

Nei disturbi temporomandibolari i maggiori
vantaggi vengono dal fai da te

“Ortognatodonzia 4.0”: i 40 anni della Scuola di Milano nel ricordo
del suo fondatore, Ennio Giannì

Una nuova ricerca ha scoperto che i pazienti
considerano i trattamenti come stecche e
protezioni meno efﬁcaci di quelli fai da te.

Milano per un giorno è stata la caput mundi dell’Ortodonzia italiana, dove
il “come eravamo” si è inestricabilmente mescolato al “come saremo”. Vediamo.
pagina 7

pagina 2

Improving the facial
balance in an adult

Più attenzioni per l’Ortodonzia linguale

using slow arch development techniques

Riccardo Rizzo

(ma anche più efﬁcienza ed efﬁcacia)

Dr Derek Mahony, Dr Theodore R. Belfor

Introduction
Anti-ageing is a branch of medicine
focused on how to prevent, slow or

reverse the effects of ageing, thus
helping people to live longer and
healthier lives.
> pagina 4

Un’ortodonzia invisibile ed efficiente è quella linguale. È aumentata la
domanda di trattamenti ortodontici
estetici nell’adulto e così ortodontisti
e generici si son indirizzati all’uso di
attacchi in ceramica e succedanei, affiancati dagli allineatori trasparenti.
Si può affermare che il gruppo
dei primi è tutto tranne che estetico
cambiando solo il colore dell’attacco e perdendo molto in efficienza
meccanica che peggiora ulteriormente ricorrendo a fili rivestiti.

Gli allineatori trasparenti minano ulteriormente la loro esteticità
con il necessario ricorso ad “appendici in composito” applicate sulla superficie vestibolare dei denti
soprattutto quando sono richiesti
movimenti anche semplici. Inoltre
sono altamente legati alla cooperazione e diligenza del paziente, tralasciando quindi il loro cattivo uso ad
abuso.
> pagina 3

Simposio “Masticazione,
Microbiota e Cervello”
IADR General Session 19-22 June 2019
Vancouver, Canada
Maria Grazia Piancino

tanza dell’apparato stomatognatico,
delle sue strutture e delle sue funzioni per la salute psico-fisica dell’uomo.

> pagina 6

È stato recentemente accettato dal
comitato organizzatore della Sessione Generale del Congresso IADR
(International Association of Dental
Research) un Simposio innovativo
intitolato “Masticazione, Microbiota
e Cervello”. L’argomento è complesso,
ma apre dei nuovi orizzonti sia diagnostici che terapeutici molto importanti per la medicina e per il mondo
odontoiatrico. Non è esagerato dire
che stiamo assistendo ad una rivoluzione e ad una rivincita dei “denti”.
Dopo decenni di scarsa o nulla considerazione di questi elementi anatomici da parte della Medicina, dopo
essere stati relegati costantemente ai
margini, non degni di alcuna attenzione in quanto organi non più vitali
per l’uomo (anche se lo sono ancora
eccome per il mondo animale al quale apparteniamo), il mondo medico
sta finalmente realizzando l’impor-

[2] =>

2

Meeting & Congressi

Ortho Tribune Italian Edition - Marzo 2019

“Ortognatodonzia 4.0”: i 40 anni
della Scuola di Milano nel ricordo
del suo fondatore, Ennio Giannì

Publisher/Chief Executive Officer - Torsten R. Oemus
Chief Financial Officer - Dan Wunderlich
Director of Content - Claudia Duschek
Senior Editors - Jeremy Booth; Michelle Hodas
Clinical Editors - Nathalie Schüller; Magda Wojtkiewicz
Editor & Social Media Manager - Monique Mehler

Milano per un giorno è stata la caput mundi dell’Ortodonzia italiana, dove il “come
eravamo” si è inestricabilmente mescolato al “come saremo”. Vediamo.

Editors - Franziska Beier; Brendan Day; Luke Gribble;
Kasper Mussche
Assistant Editor - Iveta Ramonaite
Copy Editors - Ann-Katrin Paulick; Sabrina Raaff
Business Development & Marketing Manager
Alyson Buchenau
Digital Production Managers
Tom Carvalho; Hannes Kuschick
Project Manager Online - Chao Tong

Si è svolto il 15 febbraio alla “Statale”
di Milano (Ca’ Granda) un congresso
di forte richiamo, avveniristicamente intitolato di “Ortognatodonzia
4.0”. Tema proiettato nel futuro ma
accompagnato al tempo stesso da
una serie di ricorrenze, tutte da ricordare per la loro significatività: innanzitutto, date le circostanze, i quarant’anni di fondazione di quella che
è stata la terza Scuola di Ortodonzia
in Italia, a Milano (dopo quella di Cagliari e di Padova).
Venne fondata da Ennio Giannì, Maestro e scienziato, fra i primi
pionieri nel campo della Ortognatodonzia e di cui quest’anno ricorre
il centenario dalla nascita, come ha
ricordato il figlio Aldo Bruno, suscitando un affettuoso e grato applauso
nel vasto pubblico presente nell’Aula
Magna della “Ca’ Granda” (Università), sede del Congresso. «Mi piace
ricordare in particolare – ha detto
Giannì – come egli abbia sempre
stimolato molti giovani ad investire

il loro futuro e in termini di aggiornamento in una disciplina come
l’Ortodonzia» di cui Ennio Giannì
sottolineava l’importanza e soprattutto l’appartenenza (come peraltro
l’intera Odontoiatria) alla Facoltà di
Medicina.
Per oltre 40 anni diresse l’Istituto
e la Clinica odontoiatrica dell’Università e il ricordo del quarantennale
di docenza ne ha richiamati vari altri
coincidenti in un anno denso di ricorrenze come l’attuale. Durante la
presentazione del congresso, curata
da Giampietro Farronato, abile organizzatore/regista dell’evento, sono
stati infatti citati anche i quarant’anni dell’AIOP e della SIDP, l’appena
trascorso quarantennale del SUSO
(Sindacato Unitario degli Ortodontisti) fino alla ricorrenza più densa di
significato: i quattro decenni dall’istituzione in Italia del Servizio Sanitario Nazionale, spunto attuale per
numerosi dibattiti.
Istituita la terza Scuola di specia-

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Corso Tazzoli, 215/13, 10137 Torino
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Hélène Carpentier (Western Europe); Matthias
Diessner (Key Accounts); Maria Kaiser (North
America); Weridiana Mageswki (Latin America;
Barbora Solarova (Eastern Europe); Peter Witteczek
(Asia Pacific)
Executive Producer - Gernot Meyer
Advertising Disposition - Marius Mezger

Gianpietro Farronato durante la presentazione del Congresso.

lizzazione, Giannì vi profuse una
nuova formula d’insegnamento
della specialità, presentando il concetto di diagnosi tridimensionale
con un’analisi cefalometrica che anticipava il futuro dell’evoluzione tridimensionale. Maestro, innovatore,
per tante cose “provocatore”, il fatto
che molti suoi ex allievi, divenuti figure di spicco, siano convenuti il 15
febbraio per festeggiarlo su un tema

congressuale così avveniristico, è in
se stesso espressione di quel che fu
il Maestro: un antesignano per tante iniziative, senza tralasciare, come
debitamente sottolineato nel corso
dell’evento, che, per innovatrici che
siano le tecnologie non sono mai fini
a se stesse, ma sempre al servizio del
paziente, di cui è stata ribadita ancora una volta la centralità.
Alla giornata hanno voluto dare
la loro testimonianza numerose
personalità del mondo ortodontico e medico in generale, tra le quali
l’attuale presidente del Collegio Docenti Roberto di Lenarda, i suoi due
past Presidenti, Antonella Polimeni,
attuale Preside di Medicina alla Sapienza, e Enrico Gherlone, nominato di recente Rettore dell’Università
Vita Salute del San Raffaele, oltre ad
Angelo Tagliabue, Rettore dell’Università dell’Insubria, ad Ersilia Barbato, presidente della SIDO, massima
espressione associativa dell’Ortodonzia italiana, presente con il Direttivo al completo e a numerosi altri nomi illustri, che sarebbe troppo
lungo elencare.
A dare lustro al Congresso, oltre
ad una serie di relazioni suddivise
in quattro sessioni su “Software e
Hardware disponibili in campo ortodontico” due sull’“Utilizzo clinico
correlato” e la quarta sul “Campo
della ricerca”, ben due Lectio Magistralis sull’“Innovation in the respect of the tradition” di Athanasios
Athanasiou, affermato docente in
diverse università internazionali che
con Giannì ebbe una lunga frequentazione e sull’“Additive printing and
rapid prototyping for bioscences and
medicine: an integrated platform”
tenuta da Paolo Milani.
Infine, last but not the least, la
presentazione di un’importante
novità editoriale: due volumi in inglese “Orthodontics“, autori Giampietro Farronato e Ravindra Nanda,
uno dei massimi esperti internazionali di Ortodonzia, oltreché Editor
della rivista SIDO “Progress in Orthodontics”.

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Damaso Caprioglio

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Supplemento n. 1
di Dental Tribune Italian Edition
Anno XV Numero 3, Marzo 2019
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News & Commenti

Ortho Tribune Italian Edition - Marzo 2019

Più attenzioni
per l’Ortodonzia linguale
(ma anche più efﬁcienza ed efﬁcacia)
< pagina 1
Senza ombra di dubbio l’ortodonzia linguale si pone su un altro piano rispetto alle scelte di trattamenti
estetici. Se si vuole un trattamento
realmente estetico, nell’accezione
invisibile e se in questo l’efficienza
e la certezza del risultato programmato costituiscono un obiettivo,
ebbene l’ortodonzia linguale è una
scelta corretta.
Essa ha beneficiato in maniera
incalcolabile del progresso tecnologico: gli sviluppi negli adesivi hanno
migliorato, se non quasi annullato,
i tanto temuti distacchi. I sistemi di
trasferimento dai set up sono diventati sempre più precisi e meno indaginosi da costruire. I rialzi occlusali
hanno avuto una loro standardizzazione e se ne è verificata l’efficacia.
Di sicuro la tecnologia 3D ha contribuito alla precisione in ortodonzia
e l’ortodonzia linguale ne ha largamente beneficiato, grazie agli scanner intra-orali, alle CBCT, alle stampanti 3D e al CAD/CAM. E quindi al
disegno, progetto e realizzazione di
quanto è indispensabile per una apparecchiatura e un sistema altamente preciso ed efficiente.
In passato il processo di laboratorio era decisamente complicato
e tutti i suoi passaggi richiedevano
abilità manuali e precise conoscenze tecniche a partire dalla realizzazione del set up, alla costruzione
dell’arco master e successivi, alla realizzazione dei jig di trasferimento.
Oggi invece, grazie al 3D è possibile,
sulla scansione intra-orale, aggiungere le radici dei denti ricavandole
dalla CBCT e quindi avere maggiore
contezza dei movimenti impressi ai
denti e del loro rapporto con l’osso
alveolare e corticale.
Gli studi di Scuzzo sull’arco retto
e le forme d’arcata hanno concesso
altre opportunità all’ortodonzia linguale che già aveva ottenuto impulsi
tecnologici notevoli con Wiechmann.
Un recente studio di comparazione
tra apparecchiature linguali e vestibolari customizzate ha sancito una
netta supremazia nell’efficacia del
trattamento linguale1.
Se l’Ortodonzia linguale richiede
conoscenze ed attenzioni, ricambia
d’altro canto, con la sua invisibilità e
l’altissima efficienza ed efficacia. Chi
la studia ne scopre il fascino e l’applicabilità senza limiti, ed essa gli rivelerà le sue potenzialità, grazie anche
alle innovazioni che la rendono più
accessibile.
Questo “maremoto” di tecnologia
applicata a tutta l’ortodonzia, non

bibliograﬁa

da Goethe, musicate da Dukas e portate ai grandi ed ai piccoli da Disney)
produrrà solo dei problemi.
Riccardo Rizzo

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Case report

Ortho Tribune Italian Edition - Marzo 2019

Improving the facial balance in an adult
using slow arch development techniques
Dr Derek Mahony, Australia, & Dr Theodore R. Belfor, US.

< pagina 1
Recently, however, more evidencebased medicine has led to antiageing
becoming a multi-billion-dollar
industry. In the past few decades,
the market for anti-ageing products
and services has grown into a global industry valued at an estimated
US$261.9 billion in 2013, up from
US$162 billion just five years before,
accor ding to BCC Research, a publisher of technology market research
reports based in Wellesley in the
US1. The recent medical literature
and evidence- based medicine show
that, as we age, there seems to be a
loss of fat volume in some areas of
the face, as well as a change in the
morphology of the facial skeleton.
Facial soft-tissue augmentation by
injection has become increasingly
popular as a minimally invasive
option for patients seeking cosmetic facial enhancement. Replacing
lost soft-tissue volume allowed for

a more comprehensive approach to
total facial rejuvenation. It has been
demonstrated that orthodontic treatment with an intraoral orthopaedic dental appliance (Homeoblock,
OrthoSmile) increases soft-tissue volume and enhances facial sym metry, producing soft-tissue changes
consistent with improved facial esthetics2. This appliance can be added
to the treatment protocol of facial
injection to create a relatively noninvasive interdisciplinary approach
to midface enhancement. With this
article, we show how orthopaedic/
orthodontic appliance therapy, in
conjunction with the placement of
dermal fillers for the reduction of
lines/wrinkles and depressions in
the face, can produce desirable facial
soft-tissue enhancement. Furthermore, we show that the volumetric
changes achieved by this combined
treatment approach can produce
a desirable result, namely a more
youthful appearance.

Case study
A healthy woman in her mid-sixties
presented for treatment with a strong
desire to improve her facial appearance (Fig. 1). Her oral hygiene was good
and there was no active periodontal
disease. She had headache symptoms
and clinical examination showed a
disc displacement with reduction on
her right side, with a maximum jaw
opening of 38 mm. Her centre line
was displaced 2 mm to the right and
lined up when she opened < 10 mm,
indicating that she had a mandibular
displacement to the same side. A Homeo block appliance, with a 5 mm bite
block on the right side (to decompress
her temporomandi bular joint), was
fabricated and delivered (Fig. 2). When
she closed on the bite block, her occlusion freed up and the muscles realigned the mandible so that her centre
line lined up correctly. Her headache
symptoms were relieved in three
weeks and her maximum opening
was improved to 42 mm. The patient

continued Homeoblock treatment for
nine months. Intra-oral and extra-oral
photographs were taken to monitor
treatment, and 3-D stereo photo grammetry was performed. Extra-oral 3-D
digital photographs were taken with a
facial capture system (3dMD). A facial
capture system (3dMD/Kodak) and
stereophotogrammetry were used to
generate a clinically accurate digital
model of the patient’s facial surface.
It uses a technique of stereotriangulation to identify external surface features viewed from at least two cameras.
This approach incorporates the projection of a unique, random light pattern
that is used as the foundation for triangulating the geometry in 3-D. The capture takes < 2 ms per frame. The data
is processed and a highly precise < 0.5
mm root mean square of the distance measured is calculated, creating
a digital model of the patient that is
ready for immediate clinical use. Stereophotogram metry for quantifying
facial morphology was introduced in a

study published in the Journal of Dentistry in 1996.3 It was concluded that
“stereo photogrammetry is a suitable
3-D registration method for quantifying and detecting development
changes in facial morphology”3. Evaluating the patient’s face over the nine
months of Homeoblock treatment for
her temporomandibular dysfunction
showed a change in the morphology
of the face (Fig. 3).
Morphometric analysis was performed by superimposing before and
after 3-D images and using finite element modelling. Thousands of triangular reference points were used to
establish the change. The blue area
indicated no change and the red to
orange areas showed an increased
dimension of up to 2.9 mm. We saw
an increased volume above and under the eyes, the zygomatic region,
the upper lip, and the marionette and
pre-jowl areas. From the facial photographs, we could see a reduction in
the lines, wrinkles and depressions

Fig. 1
Fig. 1 - Pretreatment facial and anterior intra-oral photographs (note deep dental overbite).

Fig. 3
Fig. 3 - The pretreatment face, the post-treatment face at

Fig. 2

six months and nine months, and finally, a morphometric
Fig. 2 - The Homeoblock appliance.

evaluation of the change.

Fig. 4 - Morphometric evaluation of the final results: finite element analysis showed increased facial volume with a directional change of almost 4 mm, indicated by
the red to orange colour.

Fig. 5 - Superimposing the red post-treatment face over the blue pretreatment face, we
can graphically illustrate the volumetric changes that occurred during our treatment.
There was an increase in volume in the frontal, supra orbital, inferior orbital, zygomatic,
nasal base, upper lip, nasolabial depression, and marionette and pre-jowl areas.

Fig. 6 - Morphological facial changes in the lips, zygoma and jowl area after the plaFig. 4

Fig. 5

Fig. 6

cement of 1 ml Restylane and 1.3 cc Radiesse. Note the deeper red to orange colour
in the areas where the injections were placed.

[5] =>

Case report

Ortho Tribune Italian Edition - Marzo 2019

(Figg. 4, 5). After nine months, the patient’s facial changes prompted her to
go forward with injections of dermal
fillers. She was given 1 ml of Restylane
(Galderma) for lip enhancement and
two 1.3 cc corrections with Radiesse
(Merz Aesthetics) in the pre-jowl and
marionette areas and along the inferior border of the mandible, and the
inferior and lateral borders of the
zygoma (Fig. 6).

Results
Post-treatment, the patient’s face
appeared more youthful with better defined cheekbones and a firmer
jaw line. The skin appeared smoother
with fewer lines, wrinkles and depressions (Figg. 7a, 7b).

Discussion
Facial changes related to palatal expansion are clearly outlined in Singh: “The maxillary complex shows
a change in size (and/or mass) allied
with an increase in structural complexity, in association with biological processes”4. Palatal expansion
presumably, switches on osteoblastic
genes associated with active boney
deposition and concomitant remodeling of the spatial matrix ensues”4.
In relation to the changes around the
eyes, we must recall that the maxilla
forms the floor of the orbit and skeletal changes may become apparent
after expansion4; specifically, changes in orbital morphology may be
reflected on the skin of the face: as
the lower eyelids become tighter, the

Fig. 7a

lateral canthus becomes more horizontal; facial width increases, particularly at the zygomatico- maxillary
sutures; and the craniofacial form,

puta tively, not only functions better, but looks more attractive4. These
changes have been docu mented in
children, where palatal expansion is

Fig. 7b

an everyday occurrence. The current
article docu ments similar changes in
a non- growing adult. Combining the
results of palatal expansion and the

placement of dermal fillers, we obtained a very satisfactory improvement
in facial aesthetics.

Dr Derek Mahony is a Sydney-based
specialist orthodontist who has
spoken to thousands of practitioners
about the benefits of interceptive
orthodontic treatment. Early in his
career, he learnt from leading clinicians the dramatic effect functional
appliance therapy can afford patients
in orthodontic treatment, and he has
been combining the fixed and functional appliance approach ever since.
His lectures are based on the positive
impact such a combined treatment
approach has had on his orthodontic results and the benefits this
philosophy provides from a practice
Dr Derek Mahony.

management viewpoint.
He can be contacted at
info@derekmahony.com.
His website address is
www.fullfaceglobal.com.

Dr Theodore R. Belfor graduated from
the New York University College of
Dentistry in the US in 1966. He is a
senior certified instructor for the
International Association for Orthodontics, lectures internationally, was
Chairman and President of OrthoSmile, and is the inventor of the patented
Homeoblock orthopaedic/orthodontic
appliance. He has been published in
the New York State Dental Journal,
the Journal of Cosmetic Dentistry,
Aesthetic Dentistry Today, Dentistry
Today, the Journal of the American
Academy of Gnathologic Orthopedics,
the Functional Orthodontist, InternaDr Theodore R. Belfor.

tional Journal of Orthodontics, and
AD

Sleep Diagnosis and Therapy.

[6] =>

6

Meeting & Congressi

Ortho Tribune Italian Edition - Marzo 2019

A Maggio lo Spring Meeting SIDO 2019
nella suggestiva cornice di Roma
Il Progetto SIDO 2019 ha come obiettivo ambizioso offrire ai
Soci SIDO un aggiornamento culturale e professionale che,
nel rispetto del dettato normativo (Educazione Continua), garantisca un approfondimento delle conoscenze, non demandata alla sola acquisizione di crediti, ma anche di soddisfare
esigenze formative dei più giovani, futuro della professione.
In tale ottica SIDO si è adoperata per il 2019 nel promuovere
pacchetti formativi che potessero consentire ai Soci di assolvere al completamento dei CFU richiesti per il triennio 20172019, con possibilità di colmare, all’occorrenza, anche debiti
del precedente triennio.
La SIDO ha creato pacchetti formativi dedicati a studenti
dei CdS Odontoiatria, a Specializzandi di Area Odontoiatrica,
a Masterizzandi, che contemplano anche eventi sociali. Il Progetto SIDO 2019 nasce quindi da una forte e consolidata interazione tra mondo accademico e libero professionale!
In Aprile sarà presente a Napoli (dall’11 al 13) al Congresso del
Collegio dei Docenti Universitari di Discipline Odontostomatologiche con un workshop interdisciplinare organizzato con la SIdCO.
Dogma, evidence, challenge rappresentano le tre “parole
chiave” che caratterizzano il Progetto SIDO 2019 ricorrenti nelle tematiche affrontate, anche negli aspetti più dibattuti; un
fil rouge che condurrà dal suggestivo Auditorium della Conciliazione, sede dello Spring Meeting (il 24 e 25 maggio), all’avveniristico Roma Convention Center “La Nuvola”, progettato da
Fuksas, che accoglierà il 50° Congresso Internazionale (10-12
ottobre). Una novità di quest’anno: la presenza di un giovane

Socio SIDO, quale componente della Commissione, che valuterà i poster presentati.
Lo Spring, in programma a Roma il 24 e 25 maggio 2019
presso l’Auditorium della Conciliazione, si aprirà con una sessione dedicata all’impatto della genetica, una vera sfida anche
per la nostra disciplina, nell’inquadramento eziopatogenetico
delle problematiche ortognatodontiche, nelle diverse implicazioni correlate all’iter accrescitivo dento-scheletrico e alla risposta terapeutica, anche in termini di spostamento ortodontico e in taluni effetti indesiderati del trattamento.
Le sessioni del venerdì pomeriggio e del sabato mattina saranno un approfondimento su Classi III e Discrepanze Trasversali. In
entrambe, dopo una relazione introduttiva, che ne inquadrerà
lo stato dell’arte, prestigiosi relatori faranno il punto su opzioni
e percorsi terapeutici, contemplando, al fianco di soluzioni più
tradizionali, altre più innovative, quali allineatori e ancoraggi
scheletrici, quando e come utilizzarli, nei soggetti adulti e, se e
quando, nei bambini. Venerdì 24 maggio, nella suggestiva cornice
di Castel Sant’Angelo, si terrà la President’s Reception. Per i giovani aderenti ai pacchetti proposti è previsto un Welcome Party la
sera di giovedì 23, mentre venerdì 24, dopo il get together, in una
suggestiva location romana si terrà il SIDO River Party.
Ersilia Barbato

Professore Ordinario di Ortognatodonzia
Sapienza Università di Roma
Presidente SIDO 2019

Simposio “Masticazione, Microbiota e Cervello”
IADR General Session 19-22 June 2019 Vancouver, Canada
<< pagina 1

In questo ambito, i denti sono elementi dominanti dell’apparato stomatognatico. La loro struttura rigida,
unitamente ai raffinati e precisi inputs sensoriali e propriocettivi, determina tutti i processi funzionali
dell’organo masticatorio influenzando direttamente il controllo neurale
motorio.
I ricercatori hanno dimostrato, con
un numero altamente significativo di
studi tutti in accordo, che la masticazione è direttamente correlata con
l’aumento del numero di neuroni e di
sinapsi dedicati alla memoria e all’attività cognitiva la cui sede nel sistema
nervoso centrale è l’ippocampo. Chi
studia la masticazione sa che tutte
le strutture del cervello sono coinvolte nel controllo motorio di questa
funzione dai recettori parodontali
alla corteccia somatosensoriale, mo-

toria, premotoria e supplementare.
Ovviamente stiamo parlando di tutte le strutture e gerarchie cerebrali
che riguardano il movimento e il suo
controllo. In realtà la masticazione
influisce sul numero di neuroni dedicati alla memoria svolgendo un ruolo

positivo evidente al punto che alcuni
ricercatori le hanno riconosciuto un
ruolo protettivo per la preservazione
della capacità cognitiva.
Tuttavia, pur avendo capito che il
ruolo della masticazione è importante, non sappiamo in che modo questa

funzione possa aumentare il numero
dei neuroni dell’ippocampo sede di
attività superiori, di certo non motorie. Sarà questa la sfida del simposio,
raccogliere le ricerche più avanzate e
consentire ai ricercatori del campo di
spiegare le loro ipotesi e i loro studi.
Capire le modalità di stimolo alla produzione neuronale può aprire orizzonti terapeutici importantissimi,
ma il sistema è talmente complesso
che, ad oggi, le terapie farmacologiche non hanno ancora raggiunto
l’efficacia necessaria. Quindi la strada maestra è la prevenzione: il fatto
di chiarire le modalità d’azione della
masticazione, consentirà di capire
l’importanza di ritornare e mantenere e sostenere abitudini fisiologiche
dalle quali ci siamo allontanati negli
ultimi decenni aumentando inconsapevolmente in modo esponenziale le
patologie incurabili.
Altro argomento innovativo, per
ora poco chiaro, ma che vale la pena

di conoscere nella sua evoluzione
scientifica, è il microbiota. Abbiamo
recentemente scoperto che la quantità di batteri (microbiota) intestinali che ci accompagnano nella vita
è enorme al punto che il loro peso è
dell’ordine del chilogrammo. Capire
il loro ruolo è essenziale, anche perché sappiamo che hanno un’influenza sul cervello dove si trova il loro genoma (microbioma). Anche in questo
caso il meccanismo d’azione è per ora
poco chiaro. Non ci resta che attendere lo svolgimento di questo simposio
innovativo per scoprire qualcosa di
più delle caratteristiche del nostro
organo più importante dal quale dipende la formazione delle strutture
embrionali e la qualità della vita di
tutti noi, oltre alla vita stessa.
Maria Grazia Piancino

AD

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Attualità

Ortho Tribune Italian Edition - Marzo 2019

New York. Dentisti e pazienti adottano vari trattamenti nella gestione dei problemi temporomandibolari (TMD). Una nuova ricerca ha
scoperto che i pazienti considerano
i trattamenti come stecche e protezioni meno efficaci di quelli fai da
te, quali esercizi alla mascella o impacchi caldi.
«Per i TMD gli apparecchi orali
sono un mezzo di cura primario, nonostante le ricerche sui loro benefici
abbiano dato risultati contrastanti.
E anche quando le stecche orali danno qualche sollievo, non sono state
giudicate altrettanto efficaci nel
trattamento del TMD miofasciale
(mTMD) per coloro che soffrano di

un dolore diffuso» dice Vivian Santiago, assistente ricercatore presso
il Dipartimento di Patologia Orale
e Maxillofacciale, Radiologia e Medicina del College of Dentistry della
New York University (NYU) ed autrice principale dello studio.
Nella ricerca sono stati analizzati
i trattamenti non terapeutici usati
dalle donne con mTMD per gestire il
dolore e quanto le pazienti li percepissero come efficaci. Tra le 125 donne prese in esame gli apparecchi
orali sono stati utilizzati dal 59%,
la terapia fisica dal 54% e gli esercizi di mascella a domicilio, dal 34%.
I trattamenti meno comuni hanno
incluso agopuntura, cure chiropra-

tiche, iniezioni trigger point, esercizio fisico o yoga, meditazione o respirazione, con il 2,4 di partecipanti
facenti uso di più di una di tali cure.
Inoltre, 26 pazienti su 126 presentavano mTMD e fibromialgia, mettendo i ricercatori nella condizione di
stabilire se il trattamento risultasse
diverso per coloro che soffrivano di
un dolore diffuso.
Secondo i risultati della ricerca,
l’84% dei partecipanti ha riferito che
le cure fai da te tra cui esercizi di mascella, yoga o esercizio fisico, meditazione, massaggi e impacchi caldi, gli
sono stati di qualche giovamento..Al
contrario, solo il 64% di coloro che
hanno usato apparecchi orali ha per-

Nei disturbi temporomandibolari
i maggiori vantaggi vengono
dal fai da te
In un nuovo studio, i ricercatori hanno scoperto che i trattamenti di autocura,

come gli esercizi della mascella, sono utili nel trattamento dei disturbi temporomandibolari.

cepito lo stesso sollievo. Delle donne
che hanno usato apparecchi orali,
l’11% dice che l’uso ha aggravato il
dolore. La ricerca non ha riscontrato
differenze significative tra il numero di trattamenti riportati da donne
con o senza fibromialgia.
«Gli apparecchi orali non sono
stati più efficaci delle cure autogestite nel migliorare il dolore facciale. I nostri risultati confermano
l’autogestione come prima linea di
trattamento per mTMD, ancor pri-

ma di prendere in considerazione
interventi più costosi» dice Karen
Raphael, professore al NYU College
of Dentistry e coautore della ricerca.
“Perceived helpfulness of treatments for myofascial TMD as a
function of comorbid widespread
pain”, è stata pubblicata l’8 gennaio
in Clinical Oral Investigations.
Dental Tribune International

OSAS polispecialistica e nuova Dirigenza SUSO
ad Ascoli Piceno
Sindacato SUSO, dinanzi ad un’assemblea dei rappresentanti convenuti da ogni parte d’Italia. L’elezione del nuovo consiglio nazionale
si è conclusa con il conferimento
delle cariche istituzionali: Gianvito
Chiarello, presidente, Alessandra
Leone vice, Saverio Padalino, Segretario e Francesca Rosato, Tesoriere.
«In continuità con il cambio
passo che ha caratterizzato la presidenza del mio predecessore Pietro di Michele - afferma Chiarello - è mia intenzione riportare la
diagnosi al centro, come elemento
caratterizzante e insostituibile
della professione ortodontica, contrastando la pericolosa autodeterminazione da parte del paziente.
E, tramite campagne di comunicazione rivolte a colleghi e cittadini,
garantire un’Ortognatodonzia più
etica. Vorrei far fronte comune con
le istituzioni e con altre realtà sindacali e associative - ha continuato
il neo eletto - per tutelare gli Ortodontisti contrattualizzati nei Centri odontoiatrici, collaborare con le
Università nell’apertura di nuove
Scuole di specializzazione in Italia,
aumentando in tal moto il numero

di posti». Sono soltanto alcuni dei
punti programmatici su cui si è intrattenuto Gianvito Chiarello e sui

quali si concentreranno le azioni
del nuovo Consiglio nazionale.

Patrizia Biancucci

Addetto Stampa Suso

REGALA SOGNI ’ORO

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O AFFETTI DA SINDROME OSA LIEVE-MODERATA

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*Domanda di brevetto depositata

“Dalla diagnosi alla terapia in un
approccio disciplinare”. Su questo
tema si è svolto sabato 16 Febbraio a
Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno un convegno caratterizzato dai
diversi contributi interdisciplinari,
sull’OSAS «il cui impatto su salute
pubblica e su sicurezza - dice Laura
Pallotta, presidente SUSO di Ascoli
Piceno ed ottima organizzatrice
dell’evento - rende l’argomento di
grande attualità. SUSO ha riunito
ad Ascoli Piceno un team completo
di addetti ai lavori che, confrontandosi, hanno illustrato una modalità concreta di collaborazione,
grazie alle più avanzate tecniche
diagnostiche messe in campo e ai
più moderni devices a disposizione
dei clinici. L’obiettivo - sottolinea
la Pallotta - è stato porre in essere
modelli di collaborazione virtuosi
a tutto vantaggio dei pazienti affetti dalla sindrome OSAS, nelle sue
diverse forme».
Subito dopo il convegno, un altro evento importante per la vita
sindacale italiana e per l’Ortodonzia italiana in generale si è svolto
nel Palazzo dei Capitani di Ascoli,
ossia il rinnovo della dirigenza del

Leone S.p.a. Via P. a Quaracchi 50, 50019 Sesto Fiorentino I Firenze
Ufficio Vendite Italia: tel. 055.3044600 I fax 055.374808 italia@leone.it I www.leone.it

SUSO ad Ascoli Piceno.

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Formazione

Ortho Tribune Italian Edition - Marzo 2019

Atlante di Anatomia 3D del Corpo Umano
Una vera gemma della conoscenza:
l’atlante di anatomia umana 3D di
Sandro De Nardi mette in evidenza
in modo reale l’anatomia dello scheletro umano, dell’apparato respiratorio, urinario e digestivo. Nel corso
viene inoltre esposta l’anatomia del
muscolo cardiaco e della relativa
circolazione sanguigna venosa ed

arteriosa, attraverso un’analisi reale
ricavata dalla scansione di un paziente mediante una CT (Computed
Tomography). Per la scansione del
cranio è stata utilizzata in particolare una CBCT (Cone Beam Computed Tomography) mentre per quella
dello scheletro e degli apparati corporei una Fan Beam CT (Computed

Tomography Multislice).
La resa è straordinaria. Le immagini ottenute dalle scansioni del
corpo umano attraverso una Computed Tomography permettono
l’immersione nell’anatomia umana
mediante l’ausilio di software dedicati. Con l’impostazione di soglie
densitometriche si è proceduto a

ricavare tutte le strutture (ossee e
apparati corporei) descritte. L’esposizione dei vari capitoli si avvale di
una descrizione sintetica, di immagini a colori e di video multimediali.
Andando nel particolare, il corso propone una visione d’insieme
innovativa che permette una conoscenza a 360° del corpo umano

Atlante di Anatomia 3D

IL CORPO UMANO

e dei relativi tessuti. I capitoli iniziali (dal primo al ventunesimo)
descrivono il cranio nel suo insieme
e tutte le relative strutture ossee.
In questa prima parte del corso, le
ossa del cranio sono state separate
singolarmente mediante l’utilizzo
di software dedicati e di seguito
visualizzate una ad una in formato
video multimediale, permettendo
di acquisire una consapevolezza
unica sulle strutture. Nei capitoli
successivi (dal ventiduesimo al quarantacinquesimo) vengono invece
descritte, in modo singolo, le ossa
del corpo umano ed i loro rapporti
di contiguità.

Sandro De Nardi
L’atlante di anatomia umana 3D dell’autore Sandro De Nardi mette in evidenza
in modo reale l’anatomia dello scheletro umano, l’anatomia dell’apparato respiratorio, l’anatomia dell’apparato urinario e l’anatomia dell’apparato digestivo;
viene inoltre esposta l’anatomia del muscolo cardiaco e della relativa circolazione
sanguigna venosa ed arteriosa.
L’anatomia descritta nell’atlante viene deﬁnita reale poiché è stata ricavata dalla scansione di un paziente mediante una CT (Computed Tomography); per la
scansione del cranio è stata utilizzata una CBCT (Cone Beam Computed Tomography) mentre per la scansione dello scheletro e degli apparati corporei è
stata utilizzata una Fan Beam CT (Computed Tomography Multislice).

Indice
CRANIO

Capitolo 1: Vertebre Cervicali
Capitolo 2: Osso Loide
Capitolo 3: Osso Occipitale
Capitolo 4: Osso Parietale
Capitolo 5: Osso Temporale
Capitolo 6: Fontanella Anteriore
Capitolo 7: Osso Sfenoide
Capitolo 8: Osso Etmoide
Capitolo 9: Osso Frontale
Capitolo 10: Osso Lacrimale
Capitolo 11: Osso Zigomatico
Capitolo 12: Osso Vomere
Capitolo 13: Conca Nasale Inferiore
Capitolo 14: Osso Palatino
Capitolo 15: Osso Nasale
Capitolo 16: Mascellare Superiore
Capitolo 17: Arcata Dentaria Superiore
Capitolo 18: Mandibola
Capitolo 19: Arcata Dentaria Inferiore
Capitolo 20: Encefalo

SCHELETRO UMANO INTERO
Capitolo 1: Vertebre Cervicali
Capitolo 2: Vertebre Toraciche
Capitolo 3: Vertebre Lombari
Capitolo 4: Osso Sacro
Capitolo 5: Coccige

Per ulteriori informazioni e/o iscrizioni:
chiamare al 011 3110675
scrivere a info@tueorservizi.it
acquistare su shop.tueorservizi.it

Capitolo 6: Coste
Capitolo 7: Sterno
Capitolo 8: Clavicola
Capitolo 9: Scapola
Capitolo 10: Omero
Capitolo 11: Radio
Capitolo 12: Ulna
Capitolo 13: Carpo
Capitolo 14: Metacarpo
Capitolo 15: Falangi
Capitolo 16: Anca
Capitolo 17: Femore
Capitolo 18: Rotula
Capitolo 19: Tibia
Capitolo 20: Perone
Capitolo 21: Tarso
Capitolo 22: Metatarso
Capitolo 23: Falangi

CORPO UMANO INTERO
Capitolo 1: Cuore
Capitolo 2: Apparato Circolatorio
Capitolo 3: Apparato Respiratorio
Capitolo 4: Apparato Urinario
Capitolo 5: Apparato Digerente

Prossimamente

Andando avanti nel corso, nel
capitolo quarantaseiesimo sono
stati esposti in modo sintetico gli
apparati corporei che verranno descritti di seguito, in modo da avere
a disposizione un indice analitico.
Nel quarantasettesimo si descrive
il cuore nella sua conformazione
con relative strutture, compreso
il pericardio. Nel quarantottesimo
viene evidenziato l’apparato circolatorio con l’esposizione della relativa componente venosa ed arteriosa
dell’intero corpo umano. L’apparato
polmonare con i relativi organi cui
è composto, è spiegato al capitolo
quarantanovesimo mentre, nel cinquantesimo, si mette in evidenza
l’apparato urinario, compresa la
prostata. Nel cinquantunesimo viene infine descritto l’apparato digerente, dall’esofago allo stomaco, intestino tenue e crasso, evidenziando
anche fegato, pancreas e cistifellea.
Dental Tribune Italia

AD

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